Prende vita a Cernusco sul Naviglio in Lombardia la 25° edizione dei campionati nazionali CSI di atletica su pista e lo fa in un bellissimo impianto polivalente in cui gli occhi si perdevano alla vista delle tante strutture sportive che si potevano vedere a destra ed a sinistra dell’ampio viale pedonale che passava al centro della struttura: campi da gioco di tutti i tipi, coperti e scoperti hanno sicuramente dato l’idea di un ambiente moderno, a misura di tutti, nato da una progettualità lungimirante e frutto di forti investimenti: un sogno che sicuramente ogni sportivo vorrebbe per il proprio contesto sportivo vedendo così tanta abbondanza
E lo stadio Gaetano Scirea, situato proprio in fondo al viale dell’impianto ha ospitato tutti gli atleti del CSI che si sono accreditati per la finale nazionale in rappresentanza di 12 regioni, con una forte prevalenza di atleti lombardi che di fatto componevano oltre i 2 terzi degli iscritti.
E qui di sicuro una riflessione sarebbe da fare visto che la data della manifestazione, di solito collocata alla prima domenica di settembre è slittata alla seconda in quanto il Gran Premio di Formula1, previsto per il 7 settembre nella vicina Monza, avrebbe compromesso la possibilità di reperire le strutture ricettive necessarie per una tre giorni di gare di atletica.
L’inizio dell’anno scolastico poi è stato un altro elemento critico che ha dato il suo sicuro contributo.
Di fatto quindi i “numeri” della manifestazione non sono stati certo quelli degli anni scorsi con un continuo crescendo di partecipanti che tra le altre cose hanno costretto a rivedere il programma delle gare togliendo le finali delle gare di velocita e riducendo il numero e le distanze di più di qualche gara riservata ai master, che non è che abbiano proprio apprezzato.
Nella somma delle cose gli orari delle gare hanno tratto un notevole beneficio visto che le gare sono partite puntualissime in tutti gli ambiti (corse, salti e lanci) e le serate di gara, a volte interminabili negli scorsi anni, si sono risolte invece in orari decisamente meno proibitivi.
Un vero peccato l’indifferenza con cui sono transitate per lo stadio le parole dell’assistente ecclesiastico del CSI che il venerdi mattina, dopo la sfilata delle regioni, aveva dato vita ad un momento di riflessione e di preghiera ed anche le parole del presidente del CSI il sabato pomeriggio, che a causa di un impianto voci decisamente non all’altezza, sono passate praticamente inudite: segnali importanti che devono essere assolutamente rivalutati perché i valori cristiani a cui il CSI ha sempre fatto riferimento ed il rispetto per l’autorità, elemento fondamentale per un paese democratico sono basi educative essenziali per costruire la crescita e lo sviluppo di una società giusta e corretta.
E quindi le gare; come al solito partecipatissime a livello giovanile, che sono state le protagoniste indiscusse della tre giorni di Cernusco e che hanno assegnato i titoli nazionali delle varie categorie chiudendo così la stagione su pista del 2025.
Non sono mancati all’appello alcuni atleti Union Creazzo che hanno deciso di partecipare a titolo individuale in quanto la società ha seguito le linee guida dettate dal comitato provinciale che ha ritenuto di mantenere un basso profilo nei confronti della manifestazione, considerate le criticità emerse nella fase organizzativa.
Un manipolo di 8 atleti ha così affrontato la trasferta seguito dal tecnico Massimiliano Cattani che ha coordinato i vari atleti nelle loro gare che in alcuni casi sono state davvero fruttuose con la conquista di 3 medaglie, una per colore.
Grazie alla disponibilità di un paio di genitori la maggior parte degli atleti ha soggiornato nelle strutture ricettive nella zona, mentre un paio di atleti hanno affrontato la trasferta in giornata, avendo solamente una gara da fare.
Ma partiamo da chi ha ottenuto i risultati più importanti nelle gare di Cernusco, ovvero Matilde Secco, arrivata tirata a pennello dal suo tecnico Massimiliano e pronta ad affrontare il finale di stagione che le riserverà anche la finale dei campionati di società allievi con la maglia di Atletica Vicentina: alla ricerca di utili riscontri, dopo una stagione in cui ha vinto tutte le gare di 100 e 200 metri a livello CSI provinciale e regionale, Matilde ha saputo mettere in campo grinta e tecnica andando a vincere agevolmente la finale dei 100 metri allieve con un corroborante 12”93, mentre nei 200 metri, croce e delizia di questa stagione, ha ottenuto uno splendido argento con il tempo di 26”92 in una gara davvero bellissima in cui la nostra portacolori ha recuperato centimetro su centimetro alla forte avversaria chiudendo la gara la photofinish; i 400 metri, disputati alcune ore prima dei 200 e chiusi in 1’04”25 che le sono valsi la settima piazza, hanno fatto da utile contorno per misurare le proprie attitudini.
Molto bene anche Matteo Zordan nel salto in alto cadetti: alla ricerca di un importante risultato ha saputo gestire davvero al meglio la sua gara, ritoccando ad hoc la rincorsa durante la gara ed ottenendo il suo primato personale eguagliando il record sociale, in una sfida ad altissima tensione che ha tenuto banco nella serata del venerdi, offrendo ai pochi rimasti uno spettacolo davvero indimenticabile che ha regalato a Matteo una meritatissima medaglia di bronzo con la misura di metri 1.74.
Peccato davvero poi la gara dei 100 ostacoli che si è svolta nel pomeriggio del sabato in cui Matteo aveva un buon accredito e la serie dei migliori da disputare; una partenza da dimenticare ha purtroppo compromesso la gara che Matteo ha disputato poi con grande grinta andando a recuperare metri agli avversari, ma non è bastato per arrivare a medaglia; 15”54 il suo tempo, ben lontano dal personale e che gli vale la quinta posizione con la certezza che comunque ci sono delle buone carte da giocare in futuro.
Della partita è anche l’allieva Anna Fenzi, che al pari di Matteo puntava al salto in alto per ben figurare, cosa che le è decisamente riuscita pareggiando il proprio primato personale di metri 1,40 con cui ha conquistato la sesta posizione e davvero peccato per quei tre salti ad 1.45 che dimostra di avere nelle corde, e che sicuramente riusciranno raffinando meglio la tecnica; anche nei 100 metri, disputati il venerdi Anna pareggia il suo personale, quasi un presagio della gara dell’alto del sabato e con 14”34 è quindicesima; meglio i 200 in cui migliora il suo record portandolo a 29”40 e chiudendo il 18° posizione.
Tre gare anche per Elisabetta Marchese, che da autodidatta si cimenta con il lancio del disco sempre nella categoria allieve; il risultato finale di metri 13.37 con il quale Elisabetta chiude in 16°posizione non la soddisfa; peccato per il terzo lancio nullo perché in esso Elisabetta aveva davvero messo tutte le sue forze; sui suoi livelli il 100 metri del venerdi in cui ottiene il tempo di 15”04 e la 27° posizione, mentre la delusione per il disco si fa sentine nei 200 metri che chiude in 31”76 e 31° posizione.
Ancora allievi con Adele Oliviero che sta pensando seriamente alla velocità resistente come sua specialità di elezione e così i 200 e 400 metri si inseriscono nel suo carnet di gare; molto prudente la prima metà dei 400 metri con un passaggio che non le ha permesso di riuscire poi a recuperare le avversarie correndo praticamente nello stesso tempo le 2 metà della gara; 1’09”05 il suo tempo con la sedicesima posizione e quindi il 200 metri in cui riesce a distendersi bene e con 29”71 è 21°.
Tra le junior Marta Zordan accompagna il fratello Matteo, con i 100 metri chiusi in 14”76 e la 13° posizione, ma le sue ambizioni erano più rivolte al getto del peso per il quale si è preparata con un riscaldamento molto tecnico; la tensione della gara purtroppo le gioca qualche scherzo con i primi lanci un po’ scarichi; si migliora nei lanci di finale fino alla misura di metri 5,45 e l’ottava posizione.
Chiudono la rassegna la junior Beatrice Martini, giunta a Cernusco in giornata solo per la gara degli 800 metri; un primo passaggio discreto, è accompagnato però da una seconda parte di gara in cui Beatrice non riesce a mantenere il ritmo iniziale finendo così ai piedi del podio con il tempo di 2’48”17 ed una delusione che sicuramente le sarà utile per migliorare in futuro; infine Elisa Furlani che sempre in giornata si cimenta con i 400 metri allieve in cui quest’anno ha davvero ben figurato giungendo fino ai campionati italiani con la staffetta 4×400 targata Atletica Vicentina; un’estate non propriamente facile non ha permesso ad Elisa di giungere all’appuntamento nazionale al top della forma; il tempo di 1’03”97 e la sesta posizione non rendono certo il valore dall’atleta che alla fine della gara ha avuto anche la necessità dell’assistenza del medico.
L’augurio è quello di riuscire a ritrovare le giuste sensazioni per la prossima stagione che le auguriamo possa essere ricca di soddisfazioni come quelle della parte iniziale della stagione su pista.
Gioie e dolori si vivono al massimo nell’appuntamento nazionale, vuoi per la tensione delle gare, vuoi per l’importanza intrinseca che hanno i campionati, con un confronto nazionale in cui tutti vogliono far bene; non sono mancati i sorrisi di soddisfazione ed i pianti per una gara riuscita male, e tutto questo ha sicuramente aiutato i nostri atleti ad aggiungere un altro tassello importante alla loro crescita personale.
Augurandoci un’edizione più alla portata per il prossimo anno andiamo ora ad affrontare le ultime gare su strada che vedranno in Lonigo la sede dell’ultimo appuntamento nazionale previsto nella seconda metà di ottobre.